
PIETRE D’INCIAMPO
Ideata dall’artista tedesco Gunter Demnig e gestita dalla Fondazione Spuren, la “scultura sociale” Stolpersteine (Pietre d’inciampo) serve per ricordare “tutte le vittime perseguitate o assassinate dal Nazionalsocialismo”. Il progetto consiste nel porre una targa di ottone per ciascuna vittima legata a Fiesole, indicando “qui era in servizio” o “qui abitava”, seguito da nome, date di nascita e morte e luogo di tortura/uccisione. Le targhe, della dimensione di un sampietrino, verrebbero inserite nei marciapiedi davanti al luogo di lavoro (fase I: la caserma per i 5 carabinieri) o all’abitazione (fase II, per i circa 25 fiesolani).
Una pagina web sintetizzerebbe informazioni sulle vittime e una mappa delle pietre d’inciampo a Fiesole. Motivazioni:
- Restituire dignità alle singole vittime, mantenendo vivo il ricordo dei loro nomi e delle loro storie di vita
- Sottolineare il legame che accomuna tutte le vittime del nazifascismo
- Creare nuovi luoghi della memoria (la caserma, le case)
- Promuovere il dibattito pubblico, integrando nella ricerca le nuove generazioni
- Unirsi alle quasi duemila città aderenti a questo monumento diffuso